UN BLACK FRIDAY AL PORNO SHOP – seconda parte - Roma Trasgressiva

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Quindi rimosse con cura lo spazzolino a batteria dalla confezione e lo accese: "Wrrrrrrrrrrr"! Appoggiò la maniglia vibrante contro la fica e si allungò con la mano sinistra guardandosi nello specchio. Per un po' si chiese se fosse uno specchio a due facce, e se dietro c'era un ragazzo o una ragazza che la osservava. Sarebbe stato molto sexy. Rimise il manico dello spazzolino nella vagina e poi lo fece scivolare fuori. Le setole si muovevano come un maxi spazzolone da denti rotante. Le controllò e le cosparse con un alta dose di lubrificante. Quindi toccò la sua clitoride con una leggera pressione, lasciando che l'azione dello spazzolino la avvolgesse totalmente. Cazzarola... sembrava funzionare!
A quel punto chiuse gli occhi e lasciò che la vibrazione facesse affluire il sangue nella clito. Non premette forte, solo un po', ma la stimolazione penetrò fino in fondo, attraversando anche il culo.
Ancora una volta, la sua mente frantasticò che qualcuno si trovasse dietro quello specchio, guardandola mentre si masturbava senza vergogna.
Dopo qualche minuto Vanessa rigirò di nuovo lo spazzolino e costrinse la grossa impugnatura a tornare nella sua fica. Si agitò col bacino cercando di trovare il punto G e lo trovò. Fu una sensazione potente e meravigliosa. Lo tenne proprio lì e raggiunse rapidamente due orgasmoni coi fiocchi mordendosi le labbra per non gridare. Dopo qualche minuto di decompressione, riprese fiato, si rivestì e lasciò il camerino. Tornò verso la sala esposizione e rimise il lubrificante (ormai vuoto) e la scatola con lo spazzolino (sporco di fica) sullo scaffale.
Uno di quei giorni avrebbe dovuto acquistare quello straordinario sex toy! Invece, decise che le mutandine non le piacevano tanto come pensava inizialmente, quindi le piegò e le lasciò lì per le clienti successive.
Uscendo dal negozio, poteva ancora sentire il ronzio tra le sue cosce e si guardò intorno per vedere se qualcuno la stesse seguendo. Alla cassa, aveva attirato l'attenzione di un bel ragazzone di colore che lavorava lì come commesso. Chissà, forse la prossima volta, sarebbe stato lui l'assistente dietro lo specchio a due facce.
FINE

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