Quando i sogni diventano incontri parte cinque - Roma Trasgressiva

Quando i sogni diventano incontri parte cinque - Roma Trasgressiva


Mi chiamo Michele e questa è la mia quinta storia di vita.
Ho 35 anni e parla di una donna che ho sempre trovato affascinante fin da quando avevo 25 anni e che solamente dopo il mio ritorno a Parma da Mantova, incontrai di nuovo al bar dove la vedevo fare colazione con sua marito oppure con alcune amiche.
Da single ammetto che sono un uomo piuttosto libertino, che da ragazzo la osservavo con gli occhi di un sognatore, mentre ora era puro desiderio.
Quella sera andai a cena con alcuni amici per mangiare una pizza e bere una birra.
Riuscii a non opensar alei per almeno 20 minuti...il desiderio era troppo forte.
Ascoltai i racconti dei miei amici. Alcuni erano sposati e si erano accasati, altri si erano già seprati e c'erano sempre i classici single.
Ovviamente l'argomento principale di una pizzata tra uomini è sempre lo stesso: il sesso.
C'era chi raccontava di come scopava con sua moglie, chi raccontava di come scopava l'amante, chi aveva incontri con bellissime trans chi aveva desiderio di provare ad essere una trav e chi adorava l'abbigliamento e il fascino delle mistress un po' di tutto, tanto ci si poteva confidare liberamente vista l'amicizia e il rispetto di lunga data.
Sono sempre stato un tipo fantasioso e quando sento certi racconti le immagini mi passano per la testa come se fossi in un gallerioa di un sexy studio fotografico.
Ovviamente tutto questo non fece altro che aumentare la voglia di sesso e pensai che sicuramente quella sera mi sarei guardato un video porno o comunque avrei cercato qualche sito di incontri in pornostar e magari dopo mi sarei fatto una bella sega.
Arrivai a casa, presi fuori una birra doppio malto fredda dal frigo, accesi la tv e il portatile e mi misi comodo sul divano, completamente nudo, con l'aria condizionata accesa che mi accarezzava le palle.
Non feci intempo a cominciare la mia ricerca di sesso che sentii che mi era arrivato un sms....era lei.
Diceva semplicemente " Ciao, che fai?"
Le risposi che non stavo facendo nulla di che, dopo tutto non potevo mica dirle la verità e le chiesi cosa stesse facendo lei.
La sua risposta fu molto dettagliata:
"Sono sul divano, mio marito è tornato dal calcetto con gli amici, ha fatto la doccia e ora lo senso russare.
Io ho rispensato tutto oggi al nostro discorso e mi sento emozionata e molto eccitata e in questo momento sono sul divano, comoda, aria condizionata acceza, ma sono accaldata perché ti penso."
Adoro questo genere di scambi di messaggi perché sono molto intriganti e provai a farmi un idea di quanto potesse spingersi in avanti, quindi le risposi "Accaldata quanto?"
Di tutta risposta mi arrivò una sua foto selfie dove indossava solo un paio di mutandine nere.
Il seno era bellissimo, le curve perfette e lei aveva una sorrimo molto malizioso.
Decisi di giocarmi il tutto per tutto.....

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