• Pubblicata il
  • Autore: PERINEA
  • Categoria: Racconti trav
LA PRIMA VOLTA DI UNA TRAVESTITA – parte 1 - Roma Trasgressiva

LA PRIMA VOLTA DI UNA TRAVESTITA – parte 1 - Roma Trasgressiva

Vi racconterò una storia vera che ho avuto con il mio vicino di casa. Sono un uomo di 35 anni, 172 cm. per 70 kg., e ogni volta che sono a casa da solo mi piace vestirmi da donna e passeggiare per l'appartamento. E' quello che è successo venerdì sera scorso, quando la mia compagna e nostro figlio sono andati a trovare i nonni in campagna per l'intero weekend. Ho fatto una doccia, mi sono completamente sbarbato e depilato, ho preso un paio di mutande di pizzo nero molto sexy che mi coprivano solo la metà del culo, calze nere e un bel body col push up nel seno. Mi sono truccato in modo pesante, con parrucca e rossetto e mi sono ammirato allo specchio. Ero proprio una gran figa! Il giorno prima avevo comprato un vibratore e volevo provarlo. Ero già molto eccitata, ma ho sentito qualcuno che suonava alla porta, quindi mi sono messa un accappatoio e ho aperto la finestra per vedere chi era. Si trattava del nuovo vicino: mi pregava di guidare la sua macchina fino al centro commerciale perchè non si sentiva bene e doveva per forza fare la spesa. “Perchè no?”, ho pensato, lui non conosceva nessuno lì intorno e l'idea di andare al supermercato travestita di tutto punto mi elettrizzava. Gli ho detto di aspettarmi e mi sono infilata in un abito al ginocchio della mia compagna, scarpe da tennis, cappotto (il mio) e sono uscita parlando in falsetto. In realtà, ho capito subito dalla voce e dall'alito fetente che Amedeo (così si chiamava) non si sentiva bene perchè era un po' brillo, ma questo mi faceva gioco, perciò ho proseguito la commedia. Fare acquisti travestita da donna è stato bellissimo! Nessuno mi ha riconosciuto e diversi ragazzi mi guardavano con insistenza. Mi sentivo veramente una gran figa! Al ritorno, per ringraziarmi, Amedeo ha insistito perchè andassi da lui per un bicchiere di vino. Ho accettato anche se avevo altri piani, ci siamo scolati due prosecchini e abbiamo parlato un po'. Ero ancora arrapata e ansiosa di tornare a casa per provare il mio nuovo giocattolo, ma mi scappava la pipì e gli ho chiesto dov'era il bagno. Ho lasciato la porta socchiusa e, mentre pisciavo in piedi, lui mi ha visto, ha capito tutto e ha urlato: - Ma cosa... chi sei? Sei... sei una trans Mi sono ricomposta in fretta e ho cercato di tranquillizzarlo facendogli segno di parlare piano. CONTINUA

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