• Pubblicata il
  • Autore: DONGIOVANNI
  • Categoria: Racconti etero
AMORE SENZA FINE – seconda parte - Roma Trasgressiva

AMORE SENZA FINE – seconda parte - Roma Trasgressiva

Ma subito mi interrompo e, per prolungare il tuo piacere, mi metto sopra di te appoggiandomi sulle braccia, comincio a baciarti lentamente il collo, mi sposto più in basso e ti bacio sulle spalle, seppellisco la mia faccia tra i tuoi seni ed inspiro. Comincio a leccare quello sinistro, lasciando una scia di saliva fino a prendere il tuo capezzolo in bocca, succhiarlo, morderlo, sfogliarlo con la lingua, mordicchiarlo, ruotarlo fino a renderlo duro e teso. Poi dirigo la mia attenzione sul seno destro, ripetendomi fino a quando anche quel capezzolo è rigido come l'altro.
Solo allora raggiungo con la lingua il tuo ombelico e traccio un cerchio intorno ad esso. Mi sposto più in basso, sento i muscoli pelvici contrarsi mentre il tuo corpo anticipa il mio arrivo.
Mi muovo tra le tue gambe tenendole divaricate e trovo le labbra vaginali, le bacio. Uso il mio indice e pollice destro per aprirle e ti scopro bagnatissima, ti lecco assaggiando i tuoi succhi. Il tuo clitoride è rosso e gonfio, lo lecco tutto intorno e poi direttamente, lentamente e leggermente. Sento il tuo respiro affannoso e so che ti piace. Sento che inizi a piegare i fianchi contro di me e capisco che ti stai avvicinando all'orgasmo. Il tuo lamento è diventato costante, il respiro corto, ti lecco aumentando gradualmente il ritmo. I tuoi muscoli si contraggono, io mi stacco e infilo due dita alla ricerca del punto G, lo trovo e inizio a strofinarlo forte e veloce.
Finalmente raggiungi l'apice del piacere e gridi:
- Aaaaaah... mmmmmmh!
Sposto il viso più in basso per raccogliere i tuoi succhi con la lingua. Mi sento felice, appagato, perchè tu sei felice, appagata. Mi sollevo e ti bacio mentre i tuoi occhi sono ancora appannati, sei ancora sulla nuvola dell'orgasmo.
Attendo che il tuo cuore ritorni a battere normalmente, ma il mio cazzo adesso è di nuovo duro e sta aspettando la sua possibilità. Appena ti sei ripresa, lo strofino lungo la tua vagina e inserisco il glande lentamente. Ti inarchi all'indietro e provi a spingermi contro di me per introdurlo tutto e in fretta, ma io lo tiro fuori, lo rimetto dentro e lo tiro di nuovo fuori stuzzicando la tua voglia.
Allora mi avvolgi le gambe attorno alla vita e mi obblighi a tenerlo dentro. Comincio
a prendere il ritmo, penetrandoti piano e poi sempre più velocemente, ruoto il pene a cerchio per intercettare di nuovo il punto G. Tu godi ancora una volta e io mi fermo, ti giro a cagnolino e pianto il mio pene resistente nella tua vagina ormai slabbrata tenendoti i fianchi.
- Sì... ancora...sìììììì... è bellissimoooo!
Ti schiaffeggio il sedere e ti stringo il seno, il letto oscilla avanti e indietro, sento che le mie palle iniziano a contrarsi di nuovo e ti dico che sto per venire. 
Grugnisco e contemplo la tua feroce bellezza, mentre schizzo il mio seme dentro di te. Poi ci coccoliamo e ci sdraiamo fino ad addormentarci.

FINE

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